Il dipartimento del Rubicone fu un dipartimento della Repubblica Cispadana, della Repubblica Cisalpina, della Repubblica Italiana e infine del Regno d'Italia, dal 1797 al 1815.
Storia
La provincia prendeva il nome dal fiume Rubicone e il suo primo capoluogo fu Rimini. Il dipartimento inizialmente non comprendeva Forlì, nonostante il fatto che, dal 18 aprile 1797 la città fosse sede dell'amministrazione delle tre ex Legazioni di Bologna, Ferrara e Romagna.
Creato con decreto del 27 luglio 1797, il dipartimento comprendeva i seguenti territori:
- La parte sud del precedente dipartimento del Savio, ovvero il Cesenate e il Riminese;
- Il Montefeltro;
- L'area di Pesaro.
Forlì fu assegnata in un primo tempo al dipartimento del Lamone con capoluogo Faenza.
Il 5 settembre 1798, in seguito alla riorganizzazione territoriale della Repubblica Cisalpina, il dipartimento del Rubicone inglobò i territori del dipartimento del Lamone. Fu annessa:
- Tutta la Romagna, dal torrente Sillaro a Forlì compresa, che fu eletta a nuovo capoluogo.
Gli avvenimenti successivi furono:
- 1799: la Repubblica Cisalpina fu occupata dagli Austriaci. L'ordinamento amministrativo napoleonico venne soppresso (11 giugno). Ravenna è la principale sede amministrativa;
- 1800: vittoria di Marengo. Fu ricreata la Repubblica Cisalpina. Il dipartimento subì delle modifiche territoriali: non comprese più il Montefeltro, ritornato al papa nel 1801 dopo un periodo di occupazione austriaca;
- 1802: fu creata la Repubblica Italiana. Vennero stabilite le prefetture e le viceprefetture. Forlì, capoluogo del dipartimento, fu sede del prefetto. Pesaro fu restituita allo Stato della Chiesa come ringraziamento per il Concordato del 1801;
- 1810: parte del Montefeltro fu unita al dipartimento del Metauro;
- fine novembre 1813- marzo 1814: Napoleone perse la campagna di Russia. L'Austria ne approfittò invadendo l'Italia: occupò la Romagna, abolendo le prefetture e sostituendole con delegati di governo (in realtà uomini dell'esercito). Gli austriaci insediarono un organismo di governo a Bologna per i tre dipartimenti (Reno, Basso Po e Rubicone); anche il francese Gioacchino Murat, re di Napoli, mosse guerra alla Francia in alleanza alla Sesta coalizione. La Romagna venne divisa in due zone d'occupazione, napoletana ed austriaca; il Murat nominò un proprio prefetto a capo del Rubicone. Tale assetto fu di breve durata: il 17 marzo Napoleone, sconfitto dalla Sesta Coalizione, abdicò e fu esiliato all'isola d'Elba; successivamente Murat si ritirò a Napoli. Gli austriaci assunsero il controllo di tutta la regione e abolirono le prefetture;
- Durante i Cento giorni del ritorno napoleonico (20 marzo - 8 luglio 1815), il Murat mosse guerra all'Austria, occupò di nuovo la Romagna, nominando un nuovo prefetto al dipartimento del Rubicone. Rapidamente sconfitto, in Romagna ritornarono gli austriaci, che ripristinarono la situazione da essi creata nell'anno precedente;
- 1815: il 9 giugno, al Congresso di Vienna, le potenze europee (che avevano dichiarato "illegale" il ritorno di Napoleone) decisero la restituzione alla Santa Sede dei suoi possedimenti in Italia. Il 18 luglio tutta la Romagna fu riconsegnata allo Stato della Chiesa. Fu così ripristinato lo status quo ante.
Distretti
Prefetti
- Mag 1802 - Mag 1804 Bartolomeo Masi
- 9 Mag 1804 - 1805 Vincenzo Brunétti
- 9 Mag 1805 - 13 Ago 1806 Lorenzo Romagnoli
- 1 Nov 1806 - 12 Apr 1809 Giuseppe Pallavicini
- 21 Apr 1809 - 14 Dic 1811 Leopoldo Staurenghi
- 14 Dic 1811 - 26 Dic 1813 Alessandro Frosconi
Note
Bibliografia
- Emilio Rosetti, La Romagna. Geografia e storia. Ristampa (ed. orig. 1894).
Voci correlate
- Dipartimento del Reno
- Dipartimento del Lamone


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